Arte Contemporanea n°1

( di Maurizio Sampieri )

ANNA  MORANDI

TITOLO

EVASIONI

TECNICA

Olio su tela

DIMENSIONI

89x89

TITOLO

IL CAVALLINO DI VOLTERRA

TECNICA

Olio su tela

DIMENSIONI

50x70

L'autrice: Anna Morandi è nata a Poggibonsi (Siena).   Autodidatta, inizia a dipingere nel 1988 e ad esporre nel 1990 con una  mostra personale a Casole d'Elsa (SI).  Nel 1994 realizza un quadro in omaggio a Rodolfo Valentino per la Pinacoteca di Castellaneta (Taranto)  Tra i riconoscimenti ricevuti spiccano il "diploma d'Onore" dalla città di Prato (1992), il premio "Eco d'Arte" di Firenze (1998), l'elezione a "Casolese dell'anno per meriti artistici"  (Casole d'Elsa, 1999).

  Altre  principali rassegne alle quali è stata invitata a partecipare sono:

1991

estemporanea presso il Museo della Contrada del Bruco a Siena      

1993

Personale a San Gimignano (SI), Esposizione nella galleria "Spazio Visivo" a Roma, Partecipa al "Premio Internazionale Trastevere" a Roma.

1994      

Collettiva "Scorci di Ceprano", Mostra Itinerante "Blocco per artisti", Collettiva "Arte alle Pavoniere" (Firenze), Collettiva "Forme e colori per la pace" (Trento), "Premio Italia" a Firenze.

1995

Premio "Città di Civitella" a Civitella val di Chiana" (AR), Collettiva Boville Ernica (Frosinone), partecipa a "I confaloni del Corpus Domini"a Sora (Frosinone), Collettiva a Certaldo (FI), 13°Premio Firenze-Palazzo Vecchio-Salone del Cinquecento

1996

Collettive a Venturina (LI), Cecina Garda e Anghiari (AR)

1997

Premio Italia a Borgoforte (MN). Viene inserita negli annuari: "Elit 94", "Annuario Corned-n°21", "Mercato e Arte '95" e nel "Catalogo Internazionale d'Arte Moderna n°8"

1998

Personale a Colle Val d'Elsa (SI), Casole d'Elsa (SI) e Rocca d'Arce (FI), Collettiva "Grandi Autori del 900" di Ceprano (FR), "Premio Italia" a Capraia Fiorentina (FI)

1999

"Expo' Arte" di Alatri (FR), Esposizione alla società "Dante Alighieri" Monaco di Baviera, Collettiva "Grotte di Pastena"(FR).

2000

Personale a Ceprano (FR), Esposizione permanente alla Galleria d'Arte "Marzilli" in via del Seminario a Roma

La scacchiera. Uno dei soggetti preferiti dall'autrice. Le   scacchiere di Anna Morandi sono difficilmente spiegabili. Ogni appassionato scacchista si può divertire a ricercarne significato e motivazione. Di certo, la pittrice le padroneggia in modo esemplare, le deforma, le tortura,  le carica di accessori che sembrano provenire da un agitato sogno notturno. Nell'opera Evasioni colpisce il "pezzo" un po' alieno, la rosellina isolata sulla scacchiera, i rami secchi simili a filo spinato che la sfiorano. Con le caselle in rilievo, e l'intensità di luci e ombre, la Morandi sfoggia le proprie grandi capacità tecniche e la propria fantasia. Con il cavallino di Volterra sembra voler risaltare la vocazione ludica della scacchiera: i dadi capitati lì come per caso e la maschera carnevalesca che invade un terreno per lei improprio. Originale l'idea di affidare il ruolo del Cavallo ad un tipico oggetto in bronzo dell'artigianato etrusco, ben presente nella realtà di Volterra e dintorni. E l'accostamento con Volterra potrebbe non essere casuale; Infatti, tra i prodotti dell'artigianato locale spiccano, da sempre, scacchi e scacchiere in alabastro. E che dire di quell'amo che tira e solleva il piano di gioco ? Sullo scacchista vero quell'amo profanatore provoca una sensazione di dolore autentico, come se, invece che la scacchiera, pizzicasse la propria pelle. Brava, grande Anna. Il tuo rapporto di amore-odio con la scacchiera rispecchia in pieno il sentimento che accomuna noi poveri amanti, e mai appagati, del nobil giuoco.

                                                                                       Maurizio Sampieri

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