Arte Contemporanea n°3

( di Maurizio Sampieri )

Ragnar Johansson 

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TITOLO

SAMSPEL

TECNICA

OLIO SU TELA

DIMENSIONI

60x50

ANNO di REALIZZAZIONE

1982

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Per una vita Ragnar Johansson ha prediletto i soggetti immaginari. Con l'opera "Samspel" si affina in lui una sapiente costruzione di ritratti. Si tratta pur sempre di astrattismo, ma rispetto alle sue opere abituali diventa un astrattismo più armonico, ponderato, dotato di una logica strutturale, nel quale il rapporto tra forma e materia acquista un senso, tra cromatismo e segnicità; non lasciatevi ingannare dalle pennellate confuse che rendono indecifrabile la posizione sulla scacchiera. In questo caso, infatti, vale ciò che diceva Asper Jorn:  -Ogni atto d'immaginazione è un atto magico, una presa di possesso dell'oggetto desiderato-.   Proprio così, perché Ragnar Johansson gli scacchi li praticava per davvero, in gioventù giocando i tornei a tavolino, poi  dedicandosi assiduamente al gioco per corrispondenza; nell'anno della sua scomparsa, avvenuta all'età di 84 anni, era ancora impegnato nei campionati svedesi per veterani e nei Tornei Tematici dell' ICCF.

Ragnar Johansson (Alunda 1913 - Uppsala 1997) occupa un posto di primissimo piano tra gli artisti svedesi del XX secolo. Le sue opere più quotate sono "I" e "Autumn mirror".

Inizialmente autodidatta, si è in seguito perfezionato presso l' Accademia Julian e Andre Lhote di Parigi. Oggi le sue opere sono sparse in molte città svedesi e straniere, come Rostock, Heidelberg, Copenaghen.  Numerose e di prestigio le opere eseguite su commissione: prima su tutte il Trittico eseguito per la chiesa di Almtuna, poi le opere per L'Università Svedese di Agricoltura, L'Università dell'Ospedale, La Galleria del Ritratto di Gripsholm, la Swimminghall di Funäsdalen e lo stesso Museo Nazionale.

                                                                                       Maurizio Sampieri

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